Ecco l'articolo comparso sabato 27 agosto 2011 su Il Cittadino, a firma di Valeria Pinoia |
1. Come mai non si è pensato di attivare i punti per il pagamento anche nelle farmacie comunali?
Sarebbe stata un'indubbia occasione per attirare clienti nella attuale fase di forte concorrenza e di rilancio delle farmacie comunali (che lo ricordiamo in dieci hanno hanno prodotto complessivamente 750mila euro di ritorni per la città di Brugherio).
2. Inoltre un altro punto per il pagamento si sarebbe potuto collocare nella biblioteca civica. Come mai il sindaco Ronchi e l'assessore Benzi non ci hanno pensato?
La biblioteca civica è frequentata da moltissimi genitori che con i loro figli prendono i libri o partecipano alle iniziative proposte alle famiglie. La comodità di poter pagare in biblioteca è evidente, inoltre si sarebbe fatta una promozione indiretta ulteriore (e la promozione della lettura non basta mai).
3. Quello che è chiaro che i commercianti di Brugherio non sono stati coinvolti nella possibilità di offrire il servizio di pagamento: come mai? Come mai una opportunità di rendersi visibili nella città non è stata offerta a tutti?
4. Forse considerando l'effetto pubblicità e l'induzione ad entrare nei negozi che si crea, forse si sarebbe potuto mettere all'asta il servizio e il Comune avrebbe guadagnato risorse da mettere a disposizione di tutti. Essere un punto per il pagamento significa incrementare i clienti, e allora questa opportunità avrebbe prodotto utili per l'Amministrazione. Con la scelta attuale vi è il rischio che pochi abbiano vantaggi e molti commercianti rimangano esclusi.
Ci piacerebbe che il sindaco Ronchi e l'assessore Benzi rispondessero alle nostre domande, facendo chiarezza in una vicenda che ci pare molto pasticciata.
Si poteva fare diversamente nella scelta dei punti autorizzati per le ricariche della mensa scolastica? Noi crediamo di sì!
E perché, allora, la Giunta Ronchi non lo ha fatto?
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