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15 novembre 2011

Il Consumo del Suolo

                                                                   



Il consumo del suolo è uno dei temi che ci tocca da vicino anche se inconsapevolmente.

Per capire cosa vuol dire consumo del suolo, ne diamo la definizione e citiamo alcuni dati:

Il consumo del suolo si definisce con un indice (indice di consumo del suolo- ICS) che è dato dal rapporto tra superficie urbanizzata e superficie totale.

Negli ultimi quindici anni, in Italia, la cementificazione del suolo ha portato al consumo del territorio pari ad una regione grande più del Lazio e dell'Abruzzo messi insieme. Veramente un enormità.

Nello stesso periodo solo la Liguria ha mangiato più della metà del proprio territorio ancora libero.

Alla luce di quello che è successo recentemente, questi numeri devono fare riflettere.

La progressiva cementificazione può ritenersi concausa del dissesto idrogeologico, anche per effetto di una impermeabilizzazione imprudente o per conseguenza di una campagna non più drenata e manutenuta dagli agricoltori.

E come sempre, se non interveniamo ora, a pagarne il conto saranno le generazioni a venire.

Nei paesi più avanzati d'Europa (Inghilterra, Germania e Francia) la situazione è diversa . Vi sono leggi di tutela molto interessanti (soprattutto in Inghilterra con l'introduzione delle cinture verdi) in base alle quali vengono messe in atto misure di recupero dell'esistente e misure di perequazione territoriale che consente di risparmiare il 25% del territorio rispetto a noi.

In questo contesto la provincia di Monza e Brianza, purtroppo, si colloca tra le province italiane con il più alto ICS (il più alto tra le province lombarde). Il consumo medio del suolo brianzolo supera il 53%. Vi sono comuni, tra i quali Lissone, Vedano al Lambro, Bovisio Masciago che arrivano anche a superare l'80% . Il Comune di Brugherio non è certo tra i più virtuosi con un ICS del 63%.

Ma come fare a risolvere il problema?

Prima di tutto si devono varare leggi severe sul mantenimento del suolo incentivando il recupero delle aree dismesse e dell'edilizia obsoleta poi si devono redigere piani paesaggistici di carattere sovra-comunale (regionale e provinciale ) dettagliati e prescrittivi. Il Parco Increa è un bell'esempio di come si possono recuperare efficacemente aree dismesse (prima era una cava).

Ai comuni devono essere garantite delle misure compensative al fine di non incentivare lo sviluppo urbanistico con il solo scopo di incamerare soldi per finanziare la spesa corrente.

Solo così eviteremo di avere tra mezzo secolo un Italia coperta di cemento.

Mauro Bertoni - Ingegnere



3 commenti:

  1. Stop al cemento a Brugherio e diamo spazio al verde. Basta fare un giro in via Talamoni per vedere lo scempio. Una periferia da terzo mondo. Capannoni vuoti, edifici incompiuti, immondizia, carcasse di auto... Complimenti a tutti i politici che dicono di volere il bene della nostra città e poi permettono tutto questo. Ah già, ora sono troppo impegnati a farsi infinocchiare da Decathlon!!

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  2. Brugherio ha un alto ICS, e dai progetti che sta avanzando l' attuale amministrazione questo tenderà a crescere, un esempio è l' area della ex rista per cui è prevista una pesante urbanizzazione, come si può difendere quel suolo finalmente spoglio da quello scempio da un' ulteriore cementificazione?

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  3. Ci ricordiamo i manifesti della Lega durante la campagna elettorale? "Difendiamo la terra dei nostri padri" Come stanno difendendo il suolo cittadino costruendo e ancora costruendo. Se non ricordo male durante l'Amministrazione Cifronti c'era stata una forte campagna di PDL, Lega e Lista Civica Gatti contro il piano volumetrico dell' ex area Rista. Non avevano poi chiesto il plastico dei volumi da costruire? Mi sbaglio ?
    Non dicevano che quella è un'area con un forte insediamento urbanistico quindi bisognava costruire di meno, ora stanno facendo esattamente il contrario.
    A.M.

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