Pagine

30 novembre 2011

L'acqua è una ricchezza! Usiamo quella del rubinetto, non della bottiglia!

Più dell’85% degli italiani, invece di consumare l’ottima e controllatissima acqua di rubinetto, consuma acqua in bottiglia, per un totale di più di 11.200 milioni di litri all’anno, cioè, oltre 190 litri a testa (mezza bottiglietta al giorno). Quello delle acque minerali, è un mercato molto remunerativo, che vale in Italia quasi 4 miliardi di euro. Il costo medio di una bottiglia da 1 litro e mezzo risulta essere di 40 centesimi contro i 70 centesimi al metro cubo ossia 1.000 litri, ad esempio, dell’acquedotto di Milano.

Buona parte del successo delle acque minerali è dovuto alla pressione pubblicitaria e all’utilizzo di testimonial d’eccezione, come Miss Italia, Del Piero, la nazionale di calcio,… A dimostrazione di questo basti pensare all’investimento pubblicitario (netto), che nel 1990 era 31 milioni di euro con un consumo pro capite di 110 litri, mentre, 15 anni dopo, gli investimenti sono quadruplicati ed il consumo quasi raddoppiato (fonte: AC Nelsen).

Altra importante parte del ragionamento sono gli imballi di plastica immessi sul mercato che ammontano a 2 milioni di tonnellate, di cui circa 400 mila tonnellate sono contenitori in PET.
Per produrre 1 kg di PET, sono necessari poco meno di 2 chili di petrolio e 17 litri di acqua, mentre, la lavorazione rilascia nell'atmosfera 2,3 chili di anidride carbonica, 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio. Il sistema Cornai-Corepla riesce a riciclare soltanto il 34% dei contenitori PET immessi al consumo.

Todd Jarvis della Water Resources Graduate Program alla Oregon State University (Usa) ci ricorda che: "Ogni anno, nel mondo, si consumano 81 milioni di litri di petrolio e 600 miliardi di litri di acqua (necessari per la lavorazione della plastica) per produrre 154 miliardi di acqua minerale in bottiglia. E questo alimenta un favoloso business che oggi ha raggiunto i 100 miliardi di dollari all'anno e che continua a crescere, visto che dal 1978 ad oggi è aumentato del 2.000%."

Oltre, all’inquinamento dovuto alle bottiglie di plastica, va aggiunto anche l’inquinamento dovuto al trasporto delle acque in bottiglia, che, a differenza di quella di rubinetto, vengono trasportate per larghissima parte su strada (solo per il 18% su rotaia). Un camion consuma mediamente di 1 litro di gasolio ogni 4/5 chilometri. Se prendiamo, ad esempio, la famosa acqua della “bollicina” della pubblicità, scopriamo che la sede operativa è a Pratella in Provincia di Caserta. Quindi, seguendo il tragitto consigliato dalla Guida Michelin, risulta che percorre 180 km per arrivare a Roma, 400 km per arrivare a Firenze, 700 km per arrivare a Milano; il che equivale a dire che ogni camion consuma almeno 30 litri di carburante per arrivare a Roma, 70 litri per arrivare a Firenze e 100 litri per arrivare a Milano.

Sulla base di una ricerca condotta da Legambiente un paio di anni fa risulterebbe che solamente 2 italiani su dieci saprebbero distinguere il sapore dell’acqua minerale in bottiglia da quella di rubinetto. Solo chi abita in luoghi dove effettivamente esistono reali problemi legati agli acquedotti o, al limite, coloro che proprio non si sanno staccare dall’acqua frizzante; ma, dopo quanto riportato e dati i costi assai maggiori dell’acqua in bottiglia rispetto a quella di rubinetto, siete ancora convinti che l’acqua in bottiglia sia la migliore?
Un video molto carino ci aiuta ad approfondire e a sostenere la scelta per l'acqua in bottiglia. Fatelo vedere anche ai bambini, non è male!

Nessun commento:

Posta un commento